
Le Fasi di Crescita della Cannabis: Guida Pratica per Neo-genitori
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Benvenuto nella più verde delle maternità! Coltivare cannabis è un po' come crescere un figlio: ogni fase è speciale, ogni errore insegna qualcosa, e quando sboccia finalmente... beh, sono soddisfazioni che non hanno prezzo. Vediamo insieme il viaggio completo delle nostre piantine, dalla nascita fino al "diploma"!
🌱 1. Germinazione: "Houston, abbiamo un seme!"
Tutto inizia qui. Il seme è la tua capsula spaziale pronta al lancio verso il verde infinito.
Quanto dura? 2–7 giorni (non stressarti, ogni seme ha il suo ritmo).
Condizioni ideali: umidità alta (70–90%), temperatura tiepida (20–25°C) e buio quasi totale.
La germinazione è il primo passo verso una pianta sana e produttiva. In questa fase delicata, il seme rompe il guscio e spunta la radichetta, seguita dalla comparsa dei primi cotiledoni (le “foglie baby” della pianta).
Obiettivo? Farlo in modo veloce, sicuro e con la massima vitalità.
Vediamo tutte le tecniche principali, dai metodi “old school” a quelli più tecnici.
💧 1.1 Bicchiere d'acqua
Il metodo “minimal” per controllare vitalità e assorbimento.
Immergi i semi in un bicchiere con acqua tiepida (22–24°C) per max 24–36 ore.
Quando affondano o spunta la radichetta, passali subito a jiffy, terra o lana di roccia.
✅ Pro: Indica subito i semi vitali.
❌ Contro: Facile affogare o ammorbidire troppo il seme.
🧻1.2 Metodo carta assorbente (Scottex)
Un grande classico, semplice ed efficace.
Prendi due fogli di carta assorbente, inumidiscili con acqua pH-neutro (6.0–7.0), e posiziona i semi tra i due strati.
Chiudi in un contenitore o sacchetto ermetico e riponi al buio in luogo caldo (22–25°C).
Dopo 24–72 ore, vedrai la radichetta spuntare.
Quando è lunga 1–2 cm, passali subito a jiffy, terra o lana di roccia o trapianta con attenzione nel substrato.
✅ Pro: Economico, visibile, altamente controllabile.
❌ Contro: Radici delicate, rischio di danni al trapianto.
📦 1.3 Metodo Jiffy (dischetti di torba pressata)
Perfetti per chi ama ordine, pulizia e trapianti facili.
Immergi il jiffy in acqua tiepida finché non si gonfia (occhio: non affogarlo!).
Inserisci il seme a circa 1 cm di profondità, punta rivolta verso il basso.
Tieni i jiffy in mini-serra o propagatore a 22–25°C e umidità 70–90%.
Appena spunta la piantina, potrai trapiantare tutto il jiffy direttamente nel vaso o sistema idroponico: zero stress per le radici.
✅ Pro: Praticità, ordine, ottimo per semi costosi.
❌ Contro: Se si seccano, è la fine (servono cure continue).
🧱 1.4 Lana di Roccia (Rockwool cubes)
La scelta preferita in coltivazioni idroponiche e professkìionali.
Immergi i cubi di lana di roccia in acqua con pH 5.5–5.8 per 24 ore per neutralizzare l’alcalinità.
Fai un buco da circa 1 cm e inserisci il seme.
Mantieni i cubi umidi ma non gocciolanti, in ambiente caldo e buio.
Ottima aerazione e isolamento, ma occhio al pH e alla conduttività.
✅ Pro: Sterile, ideale per idroponica, ottimo tasso di germinazione.
❌ Contro: Richiede controllo preciso di pH ed EC, non è biodegradabile.
🌱 1.5 Diretto nel terriccio
Il più “naturale”, ma richiede occhio da coltivatore zen.
Prepara un vasetto con substrato leggero (light mix), ben drenato e umido (non fradicio!).
Inserisci il seme a circa 1 cm di profondità.
Tieni umido e caldo, e aspetta: farà tutto da solo.
✅ Pro: Nessuno stress da trapianto.
❌ Contro: Non puoi controllare se germina o no finché (forse) spunta.
📊 Tabella comparativa
Metodo | Difficoltà | Controllo | Velocità | Rischi |
---|---|---|---|---|
Jiffy | 🟢 Facile | 🟢 Medio | 🟢 Veloce | Secchezza rapida |
Lana di roccia | 🟠 Media | 🔵 Alta | 🟢 Veloce | Controllo pH/EC |
Carta assorbente | 🟢 Facile | 🔵 Totale | 🟢 Veloce | Danni da trapianto |
Bicchiere acqua | 🟠 Media | 🟢 Buono | 🟡 Media | Affogamento |
Terriccio diretto | 🟢 Facile | 🟡 Basso | 🟡 Media | Nessun controllo |
✅Consigli da maestro germinatore
Usa acqua decantata o filtrata, evita cloro e metalli.
Mantieni temperatura tra 22–25°C, mai sotto i 18°C.
Umidità alta (70–90%) nei primi giorni.
Niente luce diretta fino alla comparsa del germoglio.
Non toccare la radichetta con le mani nude: è fragile e sacra.
📦 Conclusione
La germinazione è una danza delicata tra umidità, temperatura e pazienza. Ogni metodo ha il suo stile, ma tutti mirano allo stesso obiettivo: una pianta forte, sana e pronta per esplodere di vita.
Scegli il metodo che si adatta meglio al tuo stile e setup... e preparati a veder nascere il tuo prossimo capolavoro verde. 🌱💚
🌿 2. Fase Vegetativa: "La pianta adolescente (attento ai capricci)"
La tua piantina ora è diventata una teenager ribelle che vuole spazio, nutrimento e luce, tanta luce.
Quanto dura? 2–6 settimane (varietà autofiorenti più rapide, fotoperiodiche più lente).
Cosa serve?
18–24 ore di luce al giorno.
Nutrienti ricchi di azoto (la pianta adora "l'insalata verde" in questa fase).
Umidità intorno al 50–70%.
Cosa fare in questa fase?
Allenamento (topping, LST, piegamenti): disciplina la pianta e aumenta la resa.
Occhio ai segnali di stress (foglie gialle, crescita lenta): intervieni rapidamente con correzioni ambientali.
"Consiglio da genitore esperto: Se la tua pianta sembra avere 'problemi adolescenziali', dagli attenzioni, ma non troppe, altrimenti diventa viziata!"
🌸 3. Fioritura: "La maturità... finalmente!"
Ora si fa sul serio: le piante mostrano i fiori (cime), e il gioco si fa davvero interessante.
Quanto dura? 6–10 settimane (dipende dalla varietà).
Condizioni ideali:
Ciclo luce: 12 ore di luce/12 di buio per femminizzate, auto fiorenti continuano senza cambiamenti.
Temperatura ideale tra 18–26°C, umidità inferiore al 50%.
Nutrienti con alto contenuto di fosforo e potassio.
Consigli pratici:
Controlla spesso eventuali muffe (terrore di ogni coltivatore).
Supporta i rami più pesanti per evitare rotture (i fiori sono belli, ma pesano!).
"Consiglio dello zio saggio: Non avere fretta. La maturazione lenta garantisce fiori migliori (e meno ansia per te)!"
✂️ 4. Raccolta: "Il Giorno della Laurea (o quasi!)"
Finalmente arriva il giorno della raccolta, quello che aspettavi da mesi.
Quando raccogliere?
Usa una lente d’ingrandimento per controllare i tricomi (resina).
Tricomi lattiginosi con alcune teste ambrate = momento ideale.
Come raccogliere?
Con forbici affilate, taglia la pianta ramo per ramo.
Non avere fretta: meglio tagliare con calma e precisione per evitare errori irreparabili.
"Consiglio zen: Festeggia il raccolto, ma non cantare vittoria troppo presto. Ora arriva il vero test di pazienza: essiccazione e concia!"